Durante gli inverni asciutti come questo la neve si trova solo in alto e sui versanti ombreggiati, ma avendo subito numerosi processi di disgelo e rigelo, risulta pericolosamente scivolosa e dura: meglio evitarla il più possibile!
Cosa fare dunque? Rinunciare al piacere di camminare in montagna? NON SE NE PARLA NEMMENO!! L’importante è saper scegliere gli itinerari giusti ed informarsi prima sulle condizioni dei sentieri in modo da capire se si hanno le conoscenze e l’attrezzatura per affrontarli. Di seguito alcuni consigli e anche qualche idea di itinerario.
Come scegliere gli itinerari
I versanti esposti a Sud
Se vogliamo evitare neve e ghiaccio bisogna scegliere gli itinerari che si svolgono su pendii assolati, cioè quelli che “guardano” a Sud. Come fare a capire da casa quali sono? Ormai si trovano facilmente relazioni che danno anche questa informazione, ma se vogliamo evitare brutte sorprese la lettura di una mappa escursionistica toglie ogni dubbio. Nella stragrande maggioranza dei casi il Sud è nella parte bassa del foglio (altrimenti è indicato). Se le curve di livello hanno quindi “prevalentemente” una direzione orizzontale e il valore delle quote indicate scende leggendo dall’alto verso il basso ci troviamo di fronte al pendio che cercavamo. Certo, le montagne non sono dei cubi, ma nelle vallate come le nostre, in cui lo sviluppo principale ha direzione Est-Ovest, abbiamo lunghi versanti con esposizioni a Sud. Questi sono più caldi e solitamente ci troviamo le antiche frazioni, i terrazzamenti e gli alpeggi.
RICORDA: rispetto al fondovalle, i pendii rivolti a Sud si trovano a Nord e viceversa…ti ho confuso le idee? prendi in mano una mappa e capirai!
L’altitudine
Dirò un cosa ovvia, più si sale di quota e più le temperature medie scendono, quindi è probabile che nei punti riparati persista il ghiaccio. Quindi quando scegli la tua escursione valuta anche questo fattore, magari informandoti da quale quota è scesa la neve in precedenza. Ricordati anche che, nei mesi dove il sole è più basso all’orizzonte, i fondovalle rimangono in ombra tutto il giorno, quindi sono spesso più ghiacciati che i pendii esposti al sole più in alto di quota.
Le strade agro-silvo-pastorali
In caso di incertezza sulle condizioni del terreno, la scelta delle strade sterrate può permettere di camminare con più sicurezza (ma non è una garanzia al 100%). Questo perché si cammina su un fondo più semplice, largo ed in molti casi si possono aggirare i punti ghiacciati e salire pendenze meno elevate.
Consigli utili
Vestiario
Ricordati che siamo sempre in inverno: basta che il sole venga coperto da una nuvola e subito la temperatura può scendere di molto, soprattutto salendo di quota. Quindi anche se in città non hai molto freddo e le previsioni sono di sole nello zaino devi avere uno o più indumenti caldi, guanti e cappello. Stesso discorso per le calzature: con dei buoni scarponcini si evita il freddo e si ha una migliore aderenza al terreno. Ricorda: “In montagna non è mai morto nessuno di caldo…soprattutto in questa stagione”
Ramponcini
Se pensi di poter trovare qualche tratto con neve compatta o un po’ ghiacciata porta con te dei ramponcini che si indossano velocemente con qualsiasi calzatura. Ricorda di usare quelli con delle vere punte che possono “mordere” il tratto di neve dura. Sono dei prodotti che occupano poco spazio nello zaino e non pesano molto. Ricorda però che se incontri tratti con ghiaccio vivo (soprattutto se con pendenza) è meglio tornare indietro se non puoi aggirare l’ostacolo: in quel caso servono i ramponi da alpinismo che sono proprio un’altra cosa.
Bacchette da escursionismo
In questo ambito le bacchette possono dare una mano nel mantenere l’equilibrio in situazioni scivolose ed evitare qualche “sederata” (anche in questo caso non è una garanzia al 100%)
Tieni d’occhio l’orologio
Ricordati che in inverno diventa buio presto: calcola le tempistiche in modo da avere un margine di tempo, nel caso dovessi avere qualche imprevisto. Questo vuol dire mettersi in cammino per il rientro per tempo, anche se ti stai godendo il tepore del sole disteso su un prato…
Attenzione alle foglie
Se in autunno le troppe foglie possono far scivolare, in inverno possono proteggere il ghiaccio dal calore e nasconderlo. Inoltre i rami degli alberi, anche senza le foglie, riducono la quantità di raggi del sole che arrivano al suolo.
Qualche idea di itinerario invernale
Ogni itinerario può cambiare a seconda degli eventi atmosferici e del periodo: bisogna quindi verificare le condizioni prima di ogni gita e decidere in base alla propria esperienza ed attrezzatura.
Punta Serena – Monastero di Lanzo
Se non ci si vuole addentrare troppo nelle valli, Punta Serena rimane una meta che permette di avere ampi panorami, nonostante la sua quota modesta (1163 m). Si può fare un anello da un paio d’ore partendo da Chiaves, oppure unirlo al sentiero dei Pellegrini e al santuario di Sant’ Ignazio, oppure partire da Lanzo.
Conca dei Tornetti – Viù
Quest’ampia conca baciata dal sole può essere percorsa interamente, dall’Alpe Bianca fino agli Asciutti, lungo strade sterrate facendo poco dislivello, ma tanta strada. In alternativa si può salire fino a colle di Pian Fum (2042 m) lungo il sentiero che risale i pascoli assolati. Dagli Asciutti si può anche arrivare fino al Truc della Dieta, dove si trova una nuova panchina gigante (comune di Mezzenile).
Zona Rivotti – Alboni
Queste due bellissime borgate alpine, recuperate recentemente con l’utilizzo in prevalenza di pietre e legno, si trovano su balconi naturali baciati dal sole.
Un’idea è quella di fare un anello tra Alboni e Rivotti utilizzando le recenti strade forestali e alcuni sentieri: si attraversano boschi di faggi, larici e soprattutto la più estesa pecceta naturale delle valli di Lanzo.
Un’altra soluzione è quella di risalire il sentiero balcone della val Grande partendo dai Rivotti (1460 m) andando in direzione Ovest. Si cammina su una strada sterrata, utilizzata dai margari per raggiungere gli alpeggi, e si arriva comodamente fino agli edifici di Gias Nuovo Fontane (1996 m). Il percorso regala ampi panorami sulla testata della Val Grande con le sue cime verticali, l’imbocco del vallone di Sea o la bassa val Grande. Se il sentiero lo permette, con una deviazione di circa mezz’ora dalla strada si possono raggiungere i laghi di Sagnasse (2076 m).
Zona di Vonzo
Vonzo è una borgata alpina nel comune di Chialamberto posta sul versante assolato, 400 m circa più in alto del fondovalle. Il villaggio merita una visita: nel perdersi tra le sue chintane sembra di tornare indietro nel tempo. Da Vonzo si può fare un anello fino a Chiappili (fantastica località) ed eventualmente inotrarsi un pochino nel vallone di Vassola. Se è un periodo avaro di precipitazioni si può salire fino al santuario della Madonna del Ciavanis (1880 m).
Sempre da Vonzo di possono fare alte brevi gite a visitare due particolari fenomeni erosivi: il Roc d’le Masche e i Castei d’le rive, entrambi su percorso nel bosco. Il primo è un enorme masso, al di sotto del quale è stata ricavata una ampia stalla, con delle strane forme di erosione. La leggenda popolare racconta che questi segni sono stati lasciati dalle masche durante lo sforzo ciclopico di riposizionare il pietrone al suo posto. Avevano tentato infatti di demolire il ponte del diavolo, ma quest’ultimo le fermò e le costrinse a riportare indietro il roc con enorme fatica. I Castei d’le rive sono invece colonne di terreno morenico riparate dall’azione erosiva dell’acqua grazie a grossi macigni sulle loro sommità.
Vrù e Lities
Queste due piccole borgate del comune di Cantoira, situate in posizioni assolate, sono dei veri gioiellini. Entrambe sono animate da associazioni locali che organizzano eventi e abbelliscono di installazioni le piccole vie, soprattutto sotto Natale. A Vrù c’è un famoso presepe meccanico, mentre molti altri presepi sono allestiti al di fuori delle case. Da Vrù, in una venitna di minuti, si raggiunge la località Rivirin dove sono presenti delle simpatiche riproduzioni della torre di Pisa e della Mole Antonelliana. Sempre da Vrù parte una strada forestale che arriva dapprima alla borgata Blinant e poi al colle San Giacomo (1450 m).
Zona di Ala di Stura
Ala possiede diversi panoramici alpeggi situati in posizione assolata e raggiunti da strade bianche su cui si cammina bene anche con qualche pezzo di neve. Ne ricordo alcuni come pian Attia (1393 m) da cui si può continuare fino all’Alpe Attia (1741 m); Pianfè (1487 m) e pian Sarpeis (1603 m) partendo da Pian delle Pietre o dal Cresto; da Mondrone, in inverni come questo, si riesce a salire comodamente senza ciaspole all’alpe Laietto (1527 m) o all’Alpe Pian Prà (1771 m) anche se spesso i primi tratti risultano ghiacchiati perché in ombra (informarsi prima o prevedere di avere nello zaino i ramponcini).
Santa Cristina
Il santuario di Santa Cristina, posizionato su una rupe panoramica che separa le valli d’Ala e Grande può essere salito da più punti sia da Cantoira che da Ceres (consigliatissimo fare l‘anello). La salita dal lato di Ceres è sul versante assolato, si “pulisce” dalla neve abbastanza in fretta: in inverno si può salire e scendere da questo versante.
Ci sarebbero tante altre opzioni…e tu dove vai a camminare d’inverno quando non c’è neve? Scrivimelo nello spazio dei commenti sotto l’articolo.
Ricordati che se vuoi organizzare una gita in sicurezza con una guida escursionistica professionista non devi fare altro che contattarci e costruiremo insieme una gita su misura
Buone gite
Andrea